A poco più di una settimana dall’apertura ufficiale dei test, ecco le nostre prime impressioni su Project Evo, nuovo gioco survival sviluppato interamente con l’ausilio del potente motore grafico Unreale Engine 5.
Grazie a un codice di accesso, noi di LootPlus abbiamo avuto il piacere di mettere le mani su questo attesissimo titolo sviluppato da Laser Edge Studios, e queste sono le nostre impressioni dopo diversi giorni di gioco.
GAMEPLAY SEMPLICE E INTUITIVO
Project Evo è, come detto, un survival game ambientato in un’era post apocalittica, nel quale il mondo è abitato da zombi e creature mostruose. In questi scenari devastati ci siamo noi, il cui nostro obiettivo si è completamente capovolto rispetto alla grandezza alla quale siamo abituati. L’essere umano non è più dominatore del suo mondo, ma si ritrova ad essere un elemento disorientato all’interno di ciò che esso stesso aveva creato.
Da qui nasce il concetto di Survival Game, che Project Evo riprende in pieno e che, da un lato va ad arricchire, e dall’altro a semplificare tutta quella serie di meccaniche che rendevano il genere piuttosto insidioso da padroneggiare.
In Project Evo, infatti, tutto risulta essere abbastanza semplice e intuitivo. Il primo merito è sicuramente del menù e delle icone a video. Tutti i comandi sono ottimamente posizionati all’interno dello spazio messo a disposizione dallo schermo, e le icone di supporto risultano essere chiare ed esplicative.
Dal punto di vista del gameplay, dobbiamo dirlo, finora non abbiamo visto delle vere e proprie innovazioni sul tema. Il filo conduttore è quello classico dei Survival, con un personaggio spoglio di ogni cosa che deve sopravvivere con quel che la natura, e le rovine del mondo che fu, gli concedono. Una volta presa dimestichezza con i primi comandi, ci ritroveremo in totale autonomia a dover gestire continue emergenze, che vanno dal semplice bisogno di recuperare provvigioni, a quello di difendere la propria base dall’assalto di zombie o altri giocatori.
Su questo aspetto, Project Evo fa un ottimo lavoro di semplificazione. Per costruire la propria base infatti non saranno necessari difficili progetti o materiali particolarmente difficile da trovare e/o produrre. La costruzione della nostra prima baracca ci viene presentata già nel tutorial, e dobbiamo dire che le fasi di costruzione risultano essere davvero facili e piacevoli. Nei limiti di ciò che il terreno di insediamento ci permette, avremo libera scelta su come strutturare l’edificio, dove e come piazzare mura, tetto, porte e finestre. Man mano che progrediremo poi nel gioco ci sarà concesso di potenziare il nostro rifugio e renderlo sempre più sicuro.
Anche la progressione tecnologica ci è sembrata davvero intuitiva e ben strutturata. È sempre facile aprire il menù di costruzione e capire cosa ci serve e in che quantità. Inevitabile come alcuni materiali siano più rari di altri, o come per ottenere alcuni strumenti sia necessario più lavoro in termini di raccolta risorse e lavorazione, ma finora ci è sembrato tutto estremamente gratificante.
PROJECT EVO: UN PRODOTTO NON ANCORA PRONTO
Durante la nostra prova abbiamo trovato una certa difficoltà nel reperire cibo e acqua, oltre che un grado di sfida piuttosto alto quando si innescano dei duelli contro le creature che popolano il mondo. Gli zombi, in tutta onestà, ci sono sembrati troppo forti sin dal loro primo incontro, anche se, sicuramente, progredendo nel gioco e nello sviluppo tecnologico, questo dislivello tenderà ad appianarsi. Avremmo preferito, però, che il bilanciamento degli avversari fosse strutturato diversamente, adattando magari il grado di sfida al livello del giocatore.
La nota dolente, per quanto visto sinora, è il comparto tecnico. La potenza dell’Unreal Engine 5 non si vede affatto. Per quanto riguarda la grafica siamo di fronte a un prodotto che avremmo potuto tranquillamente vedere nello store qualche anno fa. I modelli poligonali non sono ben definiti, i contorni sfocati e i dettagli davvero bassi. Anche gli ambienti risultano spogli e con pochi dettagli, nonostante la promessa di ecosistemi vari e dinamici. Finora tutto questo non si è visto ma, come ricorda sempre la scritta in basso a sinistra mentre giochiamo, si tratta di uno stato di sviluppo preliminare, e si sa, la grafica è l’ultima cosa che si va ad aggiustare per non appesantire i test.
Come il resto, anche il sonoro non soddisfa appieno, lasciando il mondo di gioco piuttosto spoglio e silenzioso. Dunque la considerazione in merito al comparto tecnico risulta molto preliminare, e ci riserviamo di dare un giudizio definitivo quando il gioco si presenterà in uno stato più avanzato di sviluppo.
In definitiva dunque, Project Evo è un gioco interessante, con molto potenziale ma che, allo stato attuale non propone grosse novità rispetto alla concorrenza. Ciò su cui i ragazzi di Laser Edge Studios sembrano puntare è la semplicità e l’immediatezza, caratteristiche per le quali va sicuramente riconosciuto il merito del duro lavoro.
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